La nazionale di calcio azzurra cambia di nuovo allenatore, il ritorno di Prandelli

L’Italia del calcio è pronta ad affrontare un nuovo capitolo, con l’annuncio di un cambio di allenatore che ha già fatto parlare. Dopo diverse esperimentazioni e risultati alterni, la nazionale azzurra si affida nuovamente a una figura che ha già scritto pagine importanti nella sua storia recente. In un momento decisivo, tra sfide cruciali contro Norvegia e Moldavia (le quote saranno presto disponibili su molti bookie e anzi alcuni hanno già in programma queste partite – https://exclusivebet.io/it/), il ritorno di un vecchio “amico” sulla panchina azzurra riaccende le speranze di riscatto e di continuità. Con un tecnico di esperienza e carisma, l’Italia spera di ritrovare la strada giusta verso le qualificazioni e tornare protagonista sulle scene internazionali. Ma cosa ci si aspetta da questa nuova era? Scopriamolo insieme, analizzando il passato e le sfide che ci attendono.
Ritorna Cesare Prandelli
Cesare Prandelli ritorna sulla panchina della nazionale italiana, portando con sé una carriera da protagonista sia come giocatore che come allenatore. Da centrocampista, ha avuto un’importante carriera in club come la Juventus, vincendo numerosi trofei, tra cui tre scudetti e una Coppa dei Campioni. Tuttavia, è come allenatore che ha raggiunto la massima notorietà, guidando la Fiorentina a successi significativi e conducendo l’Italia alla finalissima dell’Europeo 2012, dove ha ottenuto un prestigioso secondo posto. Prandelli si è contraddistinto per il suo stile di gioco dinamico e la capacità di valorizzare i giovani talenti, come dimostrato con il rilancio di giocatori come Mario Balotelli. Dopo alcune esperienze all’estero, tra cui alla guida di Galatasaray e Valencia, il suo ritorno sulla panchina azzurra rappresenta una nuova speranza per la nazionale, pronta a ripartire sotto la sua guida in vista delle sfide cruciali che si stanno avvicinando.
Sintesi delle ultime news
Dopo quasi 11 anni dalla sua ultima esperienza, raccontano diversi giornali, come commissario tecnico, a partire dai Mondiali 2014, il tecnico di Orzinuovi assumerà il ruolo inedito di Direttore Tecnico della FIGC. La notizia è stata confermata da diverse testate sportive, tra cui La Gazzetta dello Sport, che riporta come i contatti tra Prandelli e il presidente della Federazione Italiana Gabriele Gravina siano ormai ben avviati, con l’accordo che dovrebbe diventare ufficiale entro giugno.
La nomina di Prandelli come Direttore Tecnico rappresenta una novità per il movimento calcistico italiano, dato che la FIGC non ha mai avuto una figura con tale ruolo in passato. Sebbene Marcello Lippi fosse stato vicino a ricoprire una posizione simile, all’estero il Direttore Tecnico è una figura ben consolidata, impegnata nella supervisione e nel coordinamento delle attività tecniche della Federazione.
Nel suo nuovo ruolo, Prandelli avrà l’opportunità di influenzare le scelte strategiche della Nazionale e guidare lo sviluppo del calcio italiano, unendo la sua esperienza da allenatore con la capacità di individuare e valorizzare i talenti. Il suo ritorno a Coverciano segna l’inizio di una nuova era per la Nazionale, che punta a crescere e competere ai massimi livelli nelle sfide future.
Questa decisione giunge in un momento cruciale per la FIGC, che ha già in programma una serie di riforme, come indicato dal piano triennale “Piattaforma programmatica 2025-2028” di Gravina, in cui si prevede l’introduzione della figura di Direttore Tecnico federale. Con l’arrivo di Prandelli, la Nazionale azzurra si prepara a una fase di rinnovamento sotto la guida di un veterano che ha già scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano.
E intanto, contro Norvegia e Moldavia
E intanto, le partite contro Norvegia e Moldavia a giugno sono importanti per l’Italia nella corsa verso i Mondiali 2026. Gli azzurri, reduci dall’eliminazione ai quarti di Nations League contro la Germania, inizieranno il loro cammino il 6 giugno con la trasferta in Norvegia, una partita che potrebbe rivelarsi cruciale. La Norvegia, infatti, è l’unico vero ostacolo nel girone I, e ha già dimostrato la sua forza vincendo le prime due partite con un imponente 5-0 in Moldavia e un 4-2 in trasferta contro Israele. Questi risultati, specialmente la vittoria in Israele, rendono la sfida in terra norvegese un punto di svolta. Se l’Italia non dovesse riuscire a ottenere almeno un pareggio, la qualificazione diretta potrebbe complicarsi ulteriormente, visto che la prima classificata di ogni girone staccherà il pass per i Mondiali, mentre la seconda dovrà affrontare gli spareggi. La partita con la Moldavia, che si giocherà successivamente, rappresenta un’opportunità di riscatto per la Nazionale, ma la differenza reti della Norvegia, già positiva con un +7, potrebbe essere un fattore decisivo in caso di arrivo a pari punti. Spalletti e i suoi uomini dovranno quindi affrontare con determinazione ogni sfida, evitando passi falsi e cercando di fare più punti possibile contro queste avversarie, per mantenere viva la speranza di qualificazione diretta.