Chi sono i migliori pokeristi del mondo?

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Il poker: uno sport o gioco d’azzardo?

Nell’immaginario collettivo, il poker è il gioco d’azzardo per eccellenza, ma è sempre così? Qualsiasi forma del gioco del poker è considerato gioco d’azzardo? La risposta è negativa. Vi è infatti il cosiddetto poker sportivo, ed è proprio del poker inteso come sport che vogliamo concentrarci, facendo un giro per il mondo a conoscere i giocatori migliori e più vincenti di sempre. Tuttavia grazie al poker come gioco d’azzardo, soprattutto giocato su betn1 mobile e online, ci si può sentire un po’ pokeristi e, soprattutto, esercitarsi e migliorare di molto le proprie strategie, magari proprio in vista di un torneo reale.

Vi è una sottile linea di confine tra poker sportivo e gioco d’azzardo. Il primo, infatti, si gioca sempre sotto forma di torneo. Vi è una quota d’iscrizione per la partecipazione (il cosiddetto buy in) che è uguale per tutti. Si giocherà poi l’intero torneo con dei gettoni, comunemente dette fiches. Le puntate saranno dunque formate da delle monete virtuali. Una volta eliminato dal torneo, si avrà perso solo la quota di iscrizione.
Invece, il poker come gioco d’azzardo è il cosiddetto cash game, dove le puntate sono soldi veri. Se siete alle prime armi, sconsigliamo fortemente questo tipo di poker, poiché si rischia di perdere ingenti quantità di denaro.

Detto questo, iniziamo a presentarvi i giocatori che hanno reso celebre il poker nel mondo!

Doyle Brunson, il leggendario giocatore texano

Partiamo con uno dei più grandi e rappresentativi ­­­giocatori di poker. Per chi non lo conosce, avete presente quei giocatori di carte vecchio stile, con il cappello da cowboy che sicuramente avrete visto in qualche film western? Ecco, il vecchio Doyle può essere benissimo immaginato così.
Ovviamente non si diventa un giocatore professionista solo con il cappello e la camicia da texano. Parliamo di un grandissimo e vincente giocatore. Pensate che ha vinto per due volte il Main Event delle World Series of Poker (edizione del 1976 e 1977) e nel complesso vanta 10 braccialetti alle WSOP.

Le World Series of Poker sono l’evento di poker sportivo più prestigioso al mondo. Vengono svolte ogni anno a Las Vegas, e raccolgono una grande quantità di tornei con varianti pokeristiche diverse. Ogni vittoria di un singolo di questi tornei, oltre al premio in denaro, permette di ricevere un prestigioso braccialetto.
Ogni anno tra i tanti eventi, si distingue il Main Event, il torneo principale che raccoglie il maggior numero di partecipanti e proclama il campione del mondo.
La variante di poker nel Main Event è la forma più pura e classica, il No Limit Hold’em.
Le vincite alle WSOP sono lo strumento di misura più utilizzato per classificare i giocatori più vincenti della storia. Forse addirittura di più dei montepremi vinti in carriera.

Tornando al vecchio Doyle, a proposito di cifre, le sue vincite in tornei live si aggirano intorno a 6 milioni di dollari.

Johnny Chan, il due volte campione del mondo che arriva dalla Cina

Gli asiatici arrivano tardi nel poker che conta. Uno dei primi fu il celebre Johnny Chan. Da semi-sconosciuto, si presenta a Las Vegas e vince subito un braccialetto nel 1985. Ma non gli bastò, e chiuse gli anni Ottanta alla grande. Divenne campione del mondo al Main Event del 1987 e si confermò nell’edizione del 1988. E in questi casi, come si fa a considerarlo un gioco di fortuna, quando nel terzo anno consecutivo arrivò ancora in finale, ma qua si dovette accontentare del secondo posto nel Main Event 1989. Inutile dire come le sue gesta fecero appassionare milioni di asiatici al poker.

Phil Hellmuth, un pessimo perdente con 15 braccialetti WSOP

Secondo voi chi soffiò il terzo Main Event di fila a Johnny Chan? Fu proprio il giovane americano Phil Hellmuth. A 24 anni, fu il più giovane campione del mondo (record poi battuto nel 2008 dal danese Peter Eastgate). Se uno vince 15 braccialetti è sicuramente forte, ma per chi ha visto l’atteggiamento in partita di Phil, non può certo farselo rendere simpatico. A tratti le sue esternazioni sono divertenti, ma che sia un pessimo perdente è noto a tutti. Nonostante ciò, non si può non inserirlo in qualsiasi elenco di giocatori migliori di poker.

Daniel Negreanu, il più forte del mondo?

Il giocatore canadese di origini rumene non ha bisogno di presentazioni. Sempre simpatico e solare al tavolo da gioco (in netta contrapposizione con Hellmuth), Daniel Negreanu è una delle facce più conosciute del poker mondiale, vuoi anche per la sua grande capacità mediatica e da intrattenitore. A differenza di altri giocatori in questa classifica, non ha mai vinto un Main Event delle WSOP, ma in compenso ha portato a casa 6 braccialetti.
È curioso come nonostante la sua enorme tecnica, non sia mai riuscito neanche a raggiungere il final table dei nove finalisti del Main Event. Daniel può comunque consolarsi con i circa 30 milioni di dollari vinti nel corso della carriera.

Chris Moneymaker. L’effetto Moneymaker: ovvero come trasformare 40 dollari in 2 milioni e mezzo

No, Moneymaker non è un nome d’arte. Ma diciamo che mai nome fu più azzeccato. Se non avete mai sentito parlare dell’effetto Moneymaker, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo fino al 2003, anno in cui Chris partecipò e vinse un torneo online satellite delle WSOP, che dava un posto all’evento principale a Las Vegas. Un buy in di quasi 40 dollari, che lo portò a vincere il Main Event, diventando campione del mondo al suo primo torneo live. Oltre al titolo e al braccialetto, quei 40 dollari divennero 2 milioni e mezzo di primo premio.
Questa incredibile storia incrementò notevolmente il volume di affari del poker. Fu un vero e proprio boom. Iniziarono a nascere aspiranti giocatori di poker ovunque.

Phil Ivey, il Tiger Woods del poker

Il soprannome non è dovuto solo per la sua somiglianza con il famoso golfista. È anche considerato uno dei giocatori più forti di sempre. I 10 braccialetti e i più di 20 milioni di dollari vinti, ne sono una buona prova. Tuttavia, non può vantare di essere stato campione del mondo.