Perché provare il carpfishing
Cos’è il carpfishing e perché piace così tanto
Avere una passione a cui dedicarsi è sicuramente uno dei modi più belli per occupare il proprio tempo libero. Gli amanti della pesca non hanno nessun dubbio su dove trascorrere le parentesi di pausa nella propria vita: in riva ad un fiume, ad un lago o al mare, con la canna da pesca ed un sorriso compiaciuto stampato in faccia!
La pesca può creare una forma di dipendenza. Conosco diverse persone che la definiscono noiosa… Ma chi riesce a capire lo spirito di questa pratica, non ne può fare a meno.
Si perché, effettivamente, la pesca si potrebbe riassumere così: diversi momenti di puro relax, tranquillità e, naturalmente, attesa, alternati da momenti di eccitamento dovuto alla cattura della preda.
Ci sono tantissime diverse modalità di pescare. Oggi però parleremo di un tipo di pesca particolare che sta letteralmente spopolando, soprattutto tra i giovani, il carpfishing, volta appunto alla cattura delle carpe. Cos’ha di particolare?
Ciò che ci piace del carpfishing
Si distingue sotto diversi aspetti dai metodi di pesca più “tradizionali”. Possiamo cominciare menzionando l’usanza più conosciuta, legata al fatto che la carpa, una volta catturata, viene rilasciata nel fiume/lago. Una sorta di rituale etico fatto nel pieno rispetto della preda.
Il rilascio non avviene se non dopo aver fatto una doverosa foto ricordo ed aver pesato il pesce. L’attenzione nei suoi confronti è uno dei tratti più caratterizzanti da parte di chi pratica il carpfishing. I carpisti utilizzano infatti uno speciale materassino con un telo in PVC, imbottito da materiali morbidi, in modo da salvaguardare la pelle e le squame del pesce.
Dopo essere stata accuratamente slamata, viene nuovamente restituita al suo habitat naturale.
I carpisti sono spesso degli amanti del campeggio. Solitamente non si accontentano di trascorrere poche ore per la loro sessione di pesca, ma organizzano interi week end se non settimane intere all’insegna di battute di pesca completamente immersi nella natura più selvaggia.
Essendo le carpe dei pesci mediamente di grandi dimensioni e peso, va da sé che è necessario utilizzare tutta una serie di attrezzature particolari, ideate specificamente per il carpfishing. A cominciare dalle canne da pesca, che devono essere particolarmente robuste e flessibili, fino alle esche utilizzate, passando per la tecnica di innesco.
Le esche utilizzate sono conosciute con il nome di boilies. Sono delle piccole palline fatte di un composto di farine di diverso genere, uovo e sostanze aromatizzanti. In commercio ce ne sono davvero un’infinità. Possono variare in base alle dimensioni, alla consistenza ed alla capacità di rimanere a fondo o di galleggiare.
Solitamente, quando bisogna pescare in una zona “vergine”, i pescatori esperti cercano di attrarre le prede attraverso la tecnica della pastura, che si può effettuare anche attraverso le boilies. Gli aromi sprigionati nell’acqua attireranno le nostre carpe e non dovremo far altro che attendere che una di esse mangi il boccone giusto!
La scelta delle boilies adatte va fatta in funzione al tipo di fondale, alla forza della corrente ed alla grandezza del pesce che si sta puntando. Ulteriori consigli si possono richiedere presso i negozi di pesca specializzati.
Abbiamo perciò visto quali sono i fondamenti di questa interessante disciplina. Perché non ci provi anche tu?